famiglia Remonti a BellariaSono figlio di Anna e Franco che a 32 e 35 anni, a Treviglio nel 1962, mi mettono al mondo, il terzo di 4 figli.
Insieme mi hanno donato un'infanzia serena, creatività e voglia di fare.
Mia madre del '30 mi ha insegnato l'amore, l'attenzione agli altri e la pazienza.
Mio padre nato nel 1927, intagliatore e intarsiatore di mobili, innamorato della pittura, mi portava a vedere le tarsie di Lorenzo Lotto in Santa Maria Maggiore a Bergamo.
Mio padre è nato e cresciuto nella grande cascina all'angolo fra via Casnida e l'allora via Milano, mentre mia madre in via F. Cavallotti, quella con il fosso.
Mio nonno paterno, Emilio, faceva il "caretee" per il "Mesagiù", guidava i carri di legno trainati a cavallo, portava il vino a Milano.
Mio nonno materno, Santo, dopo aver lavorato in ferrovia, gestì per molti anni un negozio di frutta e verdura "apena fo' dal res" il cerchio del fossato, dove ora c'è il ristorante San Martino; grazie al negozio la famiglia di mia madre non ha sofferto la fame durante la II guerra mondiale.
La nonna Maria aveva le orecchie grandi, abitava sopra il bar "Monte Tabor" e quando era ragazza si alzava alle cinque, a piedi andava a lavorare alla filanda fra Treviglio e Calvenzano.
La nonna Linda era esile ed è morta quando eravamo al mare.
Tutti i miei bisnonni erano contadini.
Durante la II guerra mondiale mia mamma, che era ragazzina, andava in bici in valle a prendere il formaggio e lo nascondeva sotto il vestito per non farselo portare via dai soldati, prima sulla canna con il nonno, poi, da sola.
Il papà ha aperto la sua bottega dopo la morte del nonno perchè egli era contrario.
Il rapporto con i suoi dipendenti era basato sul senso di responsabilità, non è mai stato impositivo.

Matteo RemontiGli amici mi chiamano MacGyver perchè fin da bambino mi diverto a realizzare giochi e congegni.
Ho un diploma di perito meccanico e ho superato una dozzina di esami alla facoltà di Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano.
A metà anni ottanta divento prototipista di design e architettura nella bottega di Giovanni Sacchi a Milano, poi mi trasferisco a New York negli USA e poi un anno a Tokyo in Giappone.
Al ritorno apro un'officina per la realizzazione di modelli che chiuderò nel 2000 prima della crisi del settore e la larga diffusione della prototipazione rapida e quella virtuale.
La passione per l'informatica nasce fin dall'esperienza negli USA.

Come mio padre sono un artigiano, offro servizi su misura e molta attenzione alle necessità del cliente.
Parlo e scrivo in Inglese mentre del Giapponese conosco la lingua parlata.

Mio nonno spostava barili, io sposto atomi nei transistor, tutto questo in sole due generazioni.

Dal 2004 sono agonista nuoto master partecipando regolarmente ai campionati Italiani e mondiali nuoto master.
Mi appassiona molto pattinare e insegnare a farlo, dal 2013 ottengo le certificazioni di maestro e allenatore dalla federazione nazionale FISR, tutto l'anno tengo corsi di pattinaggio in linea.
Fare sport per me è sopratutto aggregazione sociale e sperimentazione, sono fra i fondatori dei gruppi Roller Pòter e Dugonghi nuoto Master.